Pfas nell’acqua potabile: un nemico invisibile nella tua routine quotidiana
PFAS nell’acqua potabile: un problema che per anni è stato troppo spesso sottovalutato, ma che si insinua silenziosamente nella nostra salute ogni giorno. Queste sostanze chimiche, utilizzate per decenni in moltissimi prodotti industriali e di largo consumo, sono ormai presenti sia nell’acqua del rubinetto che quella imbottigliata. E il rischio per la nostra salute non è affatto remoto.
Un indagine svolta a livello mondiale effettuata da altroconsume ed altre associazioni internazionali di tutela del consumatore su ben 229 prodotti di uso quotidiano ha evidenziato che il 21% contiene PFAS vietati o sopra i limiti dell’UE in vigore.
Cosa sono i PFAS e perché sono pericolosi?
I PFAS ( sostanze perfluoroalchiliche) sono una famiglia di composti chimici resistenti all’acqua e al grasso: Proprio questa resistenza, apparentemente vantaggiosa, li rende estremamente persistenti nell’ambiente e , purtroppo, anche nel nostro organismo. Non si degradano facilmente e tendono ad accumularsi, giorno dopo giorno, nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo e persino nell’aria che respiriamo.
Inoltre, diverso studi scientifici hanno collegato l’esposizione prolungata ai PFAS a una serie di effetti negativi: disturbi endocrini, problemi al fegato, alterazione del sistema immunitario e , in alcuni casi, perfino aumento del rischio di sviluppare tumori. Ecco , perché la questione PFAS nell’acqua potabile non è solo ambientale, ma profondamente umana.
L’acqua in bottiglia è davvero sicura?
Spesso, di fronte ai dubbi sulla qualità dell’acqua del rubinetto, si tende a preferire quella in bottiglia. Tuttavia, anche questa può contenere tracce di PFAS, poiché l’inquinamento riguarda le falde acquifere a monte del processo di imbottigliamento. Inoltre, le bottiglie di plastica, soprattutto se esposte a fonti di calore o conservate a lungo, possono rilasciare altre sostanze nocive. In definitiva, acquistare l’acqua in bottiglia oltre ad un investimento economico non indifferente, può non essere la scelta giusta e sicura per te.
Cosa possiamo fare per proteggerci?
Prima di tutto, è fondamentale informarsi e pretendere trasparenza. Molti comuni pubblicano i dati relativi alla qualità dell’acqua, compresa la presenza di PFAs. In secondo luogo, l’istallazione di apparecchi che non siano dei semplici depuratori, e ti consiglio fortemente di evitare anche quelli che producono acqua gasata, infatti il nostro corpo elimina l’anidride carbonica e tu attraverso l’acqua gasata ne aggiungi al tuo corpo sovraffaticando il processo di eliminazione.
La mia scelta consapevole
Ormai da più di un anno in casa mia è arrivata Hydropura, un apparecchio che non dolo depura ‘acqua al 99,99%, ma aggiunge l’idrogenazione con tutte le proprietà terapeutiche che ne comporta. Questo tipo di scelta ha tre grandi vantaggi:
- Bere acqua idrogenata fà bene alla salute e riduce gli stati infiammatori
- Non ho bisogno di un tecnico perché il filtro lo cambio in autonomia essendo esterno
- Ho eliminato totalmente non solo la spesa dell’acquisto di acqua in bottiglia ma anche soprattutto il relativo smaltimento, andando così a tutelare l’ambiente
- Ho risolto la stanchezza fisica dovuta dal trasporto delle casse d’acqua.
Insomma ognuno di noi ha l’opportunità di scegliere come vivere, tuttavia ti consiglio di scegliere la tua salute .
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