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Acqua tossica rischi salute? Come difendersi con Hydropura

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Acqua tossica rischi salute- cosa sapere davvero

Acqua tossica rischi salute. Il tema della tossicità dell’acqua è sempre più presente nei media, e per questa ragione occorre affrontarlo con chiarezza e responsabilità. Oggi, infatti, emergono inchieste quotidiane sullo stato dell’acqua potabile, dalle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) fino ai sottoprodotti del cloro o delle microplastiche. In questo articolo, approfondiamo i principali rischi legati all’acqua potabile, fornendo dati, fonti aggiornate e suggerimenti pratici per proteggere la tua salute quotidianamente.

Perché l’ acqua può diventare tossica

Inquinanti chimici e microbiologici

Molto spesso, l’acqua che beviamo può contenere contaminanti come PFAS, pesticidi e metalli pesanti, ma anche batteri patogeni. Secondo un’analisi recente, il 79% dei campioni d’acqua potabile in Italia contiene almeno uno dei 58 PFAS monitorati.

Inoltre, pesticidi e fertilizzanti agricoli si riscontrano rispettivamente nel 77% delle acque superficiali e nel 32% di quelle sotterranee monitorate, con concentrazioni spesso inferiori  al  microgrammo/L ma potenzialmente nocive anche in basse dosi, per l’effetto “cocktail”.

Sottoprodotti della disinfezione

Durante la potabilizzazione, l’acqua può generare DBPs (disinfection by- products) come trialometani (THMs) e acidi aloacetici, potenzialmente classificati come cancerogeni (IARF2B). La normativa italiana limita i THMs a 30 microgrammo/L, ma spesso si riscontrano picchi in alcune zone.

Toxine da alghe e microplastiche

Nei bacini soggetti ad eutrofizzazione, la presenza di alghe blu-verdi (cianobatteri) può produrre epatotossine e neurotossine, con effetti gastrointestinali e cutanei documentati in caso di esposizione acuta.

Inoltre, il 77% del campione di sangue umano analizzato nel 2022 conteneva microplastiche, molte delle quali provengono dall’acqua potabile in bottiglia o del rubinetto.

Quali sono i sintomi da contaminazione

L’esposizione prolungata o acuta a contaminati dell’acqua può causare:

  • Irritazioni cutanee o dermatiti
  • Disturbi gastrointestinali: nausea, diarrea, crampi
  • Effetti sistemici: debolezza, cefalea o insufficienza epatica (in casi gravi)

Dati e statistiche recenti sull’emergenza in Italia

  • In 206 campioni su 260 analizzati in Italia è stato trovato almeno un composto PFAS: percentuale pari al 79%
  • Test di Altroconsumo su acque minerali del 2025 hanno rilevalo livelli eccessivi di TFA in 5 prodotti su 21, non ancora regolamentato, con sospetti effetti sul fegato e fertilità

Come proteggersi dai rischi dell’acqua tossica

Migliorare la qualità domestica

L’uso di sistemi avanzati di filtrazione come osmosi inversa combinata all’idrogenazione (vedi dispositivi come Hydropura) consente di ridurre fino al 95-99% di contaminanti, inclusi metalli pesanti e microbi. Questi dispositivi sono presenti anche sul sito e all’interno di questo sito troverai articoli che spiegano proprietà e funzionamento e danno risposte ai quesiti più comuni.

Controlli e attenzione alle bottiglie

E’ importante monitorare le etichette delle acque minerali: contengono livelli di TFA superiore 0, 50 microgrammo/L – valore di riferimento previsto dalla Direttiva UE 2020/2184 a partire dal 2026. Scegliere marchi con certificazione chiara e controlli ASL o ARPA può ridurre i rischi.

Tabella comparativa: Acqua di rubinetto vs. Acqua filtrata con Hydropura

Caratteristica Acqua del rubinetto Acqua filtrata con Hydropura
Controlli periodici
Sì, ma variabili per zona
Sì, per filtrazione avanzata
Presenza PFAS
Possibile in zone di rischio. Da un’inchiesta fatta nel 2025 il 70% dei comuni italiani ha problemi di acqua sicura
Rimozione >90% confermata
Presenza microplastiche
Altamente dimostrato ( soprattutto da tubature)
Ridotte al 95-99% grazie a microfiltri
Gusto e odore
Talvolta sgradevoli (cloro)
Più neutro e gradevole con proprietà terapeutiche grazie all’idrogenazione
Costo per litro
Basso , ma dipende dal consumo e da Comune a Comune
Medio basso ( ammortizzabile nel tempo)
Sostenibllità ambientale
Alta , se non consideriamo il cloro e le altre sostanze che vengono versate negli acquedotti per renderla potabile e che poi finiscono in mare
Molto alta, niente plastica, acqua ripulita dalle tossicità che arriva in mare pulita
Certificazioni
Variabili
CE,SGS, e materiali BPA-free

Sfida globale: accesso all’acqua sicura

Nel mondo più di 2 milioni di persone bevono acqua non potabile, esponendosi a gravi malattie come colera e tifo; in particolare, 1,7 miliardi di persone nel 2022 avevano accesso solo a fonti non trattate.

Acqua e tossicità: cosa sapere

Spesso sì, ma varia da comune a comune. Può contenere tracce di cloro, metalli pesanti o PFAS, specialmente in zone industriali, agricole o nelle grandi città. 

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono composti chimici usati in industrie e imballaggi, resistenti alla degradazione e potenzialmente nocivi per fegato e ormoni. Un’inchiesta del The Guardian ha documentato la loro presenza in oltre il 70% dell’acqua analizzata negli USa nel 2024.

Oltre a bere acqua certificata e controllata, considera l’uso di sistemi di filtrazione domestica  come Hydropura, che usa tecnologie avanzate per la microfiltrazione a carboni attivi e riduzione PFAS.

Quasi mai. Alcune acque in bottiglia hanno contenuto di microplastiche fino a 100 volte superiore rispetto al rubinetto. Inoltre, va ricordato che le confezioni di d’acqua sono sottoposte allo stress degli sbalzi termici e spesso lasciate nei parcheggi dei supermercati sotto il sole, il calore avvia un processo batteriologico e l’aumento di particelle di plastica.

Il processo di osmosi inversa non agisce come un semplice filtro.
È l’unico sistema capace eliminare il 95%-99% di sostanze tossiche, virus e batteri
Rendendo l’acqua del tuo rubinetto pura e leggera come quella di una sorgente.
IDROGENIZZA
significa arricchire la nostra acqua di idrogeno, senza alterare il suo PH.
L’idrogeno, che è la più piccola molecola esistente in natura, è un potentissimo antiossidante.

Il filtro va sostituito indicativamente ogni 5.000/6.000 litri e comunque almeno una volta all’anno. Qualora la macchina rimanga inutilizzata per oltre 20 giorni, si suggerisce la sostituzione del filtro (alternativamente, si provi a far scorrere l’acqua per circa 15/20 minuti). Si sconsiglia di installare HydroPura in tutti quei locali in cui l’utilizzo non è continuativo (come ad esempio le case vacanze)

No. HydroPura Osmotizza l’acqua di rete istantaneamente, senza la necessità di una vasca di accumulo. Questo offre inoltre garanzie di assoluta igiene, considerato che gli eventuali ristagni di acqua all’interno di una vasca di accumulo favorirebbero la proliferazione di muffe e batteri.

Grazie al suo innovativo sistema di Idrogenazione, lo scostamento di PH generato è da considerarsi pressoché nullo (nell’ordine massimo di 0,2 punti)

L’argomento acqua e delicato e complesso, se vuoi all’interno del sito troverai altri articoli informativi, se invece vuoi capire meglio come funziona Hydropura contattami , la uso da due anni :

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